I 7 Migliori Pantaloni da Trekking

Guida all'acquisto & Classifica
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I pantaloni da trekking sono una parte fondamentale del tuo abbigliamento da montagna. Ci sono una miriade di alternative ormai e spesso sono di ottima qualità: il settore ha infatti conosciuto dei concreti miglioramenti in un periodo di tempo relativamente breve.

Oggigiorno, ogni marca propone svariati modelli prodotti con materiali innovativi e design funzionali, ma quali sono i migliori pantaloni da trekking in vendita online? Leggi la nostra lista e scopriamolo insieme!

I migliori pantaloni da trekking

Quali sono i migliori pantaloni da trekking?

Acquistare un paio di pantaloni da trekking significa trovare quello che meglio soddisfa le nostre esigenze personali. Sono molti i fattori da considerare quando si vogliono acquistare dei pantaloni da trekking e, in questo articolo, vogliamo guidarti esprimendo la nostra opinione su quali sono attualmente i modelli migliori sul mercato.

Dopo aver provato un certo numero di pantaloni, abbiamo scelto i modelli da proporti tenendo conto del basso prezzo rispetto alle caratteristiche possedute, optando per quei pantaloni che hanno dimostrato un ottimo rapporto qualità- prezzo e per aiutarti a scegliere il paio più economico in base alle tue preferenze.

Non vedi l’ora di scoprire i modelli che consiglia il nostro articolo? Continua la tua lettura!

Qui di seguito ti presentiamo i migliori pantaloni da trekking:

4. Pantaloni da Trekking Sidiou Group All’aperto

6. Pantaloni Trekking HAINES

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Guida all’Acquisto: migliori pantaloni da trekking

Dove farai la tua escursione?

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Prima di preparare i sacchi a pelo per tutta la famiglia e di scegliere il tuo paio di pantaloni da trekking, è meglio pensare a dove andrai a fare la tua escursione.

Ad esempio, se sei un escursionista a cui piace trascorrere il fine settimana in un luogo dal clima temperato, allora basteranno un paio di pantaloni da trekking standard combinati con pantaloni impermeabili che potrai utilizzare in qualsiasi stagione dell’anno.

Se, invece, preferisci fare trekking in zone prevalentemente calde, ad esempio in un luogo dal clima desertico, allora la migliore scelta sono un paio di pantaloni da trekking estivi che possano essere trasformati in pantaloncini corti. Senza dilungarci troppo, ciò che intendiamo dire è che il luogo che sceglierai per la tua prossima escursione e il relativo clima, avranno una grande influenza sulla tua scelta e quindi sarà meglio valutare bene come vorrai usare i tuoi pantaloni.

Tipi di pantaloni

In generale, i pantaloni da trekking possono essere suddivisi in categorie in base al loro design. Di seguito abbiamo descritto le varie opzioni in modo più dettagliato cercando di valutare i pro e i contro di ciascun tipo.

Pantaloni standard

I pantaloni standard, ovvero quelli lunghi, tengono più al caldo rispetto ai pantaloncini e possono proteggere le tue gambe da punture di insetto, escoriazioni, umidità, dall’eccessiva esposizione al sole e al vento. Per ridurre la temperatura corporea, quasi tutti i pantaloni che abbiamo testato presentano delle tasche foderate in rete e delle prese d’aria posizionate strategicamente dietro le ginocchia o nell’area del cavallo, in modo da mantenerti fresco anche in una calda giornata di sole. Un numero minore di modelli, che possono essere considerati più invernali e adatti all’alta montagna, non includono molte prese d’aria e perciò mantengono più al caldo.

Coloro che cercano qualcosa di più versatile, che si adatti anche all’uso quotidiano e magari con delle tasche cargo molto di moda ultimamente, troveranno ottima questa tipologia.

Pantaloni convertibili

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I pantaloni da trekking convertibili hanno una cerniera su ogni gamba, di solito appena sopra il ginocchio, che consente a chi lo indossa di rimuovere facilmente la parte inferiore del pantalone in modo da farli diventare un paio di pantaloncini. Molti escursionisti amano la versatilità che offrono perché fanno risparmiare spazio e riducono il peso dello zaino.

Un importante vantaggio dei pantaloni convertibili è che è rendono molto semplice lavare la parte inferiore delle gambe che, durante le escursioni, è quella che si sporca di più. Se non sapete bene dove userete i vostri pantaloni, vi consigliamo vivamente di acquistare questa tipologia tra le diverse paia da trekking presenti sul mercato perché è senza dubbio le più versatile: alcuni escursionisti, infatti, usano le cerniere delle gambe aperte a metà per creare una presa d’aria in caso di caldo eccessivo, mentre altri arrotolano la parte inferiore del pantalone intorno alle caviglie per usarlo al posto delle ghette.

Ovviamente questi pantaloni hanno anche dei lati negativi: innanzitutto,se sei sicuro di indossarli sempre lunghi perché il clima del luogo in cui andrai è abbastanza freddo, non ha senso aggiungere il peso delle cerniere al tuo pantalone, inoltre la maggior parte dei modelli richiedono che tu ti tolga le scarpe o gli stivali per attaccare o staccare la parte inferiore e, per ultimo, la cerniera potrebbe sfregare sulla tua gamba e causare un arrossamento.

Pantaloni che si possono arrotolare

Come alternativa ai pantaloni tradizionali esistono modelli dotati di bottoni nella parte inferiore della gamba o con elastici nel polsino che permettono ai pantaloni di essere arrotolati alla zuava. Questa caratteristica rende i pantaloni adatti a offrire sollievo qualora dovesse aumentare la temperatura e sono molto meno fastidiosi da regolare durante la tua avventura di hiking rispetto a un paio convertibile. Probabilmente ti starai chiedendo: Perché dovrei acquistare un paio di pantaloni di questo tipo se è possibile arrotolare qualsiasi paio di pantaloni? La domanda è del tutto legittima e la risposta è che, grazie ai bottoni e agli elastici, i tuoi pantaloni rimarranno arrotolati per tutto il tempo necessario e non andranno a ostacolare la tua attività.

Misure, vestibilità e mobilità

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Per esperienza personale, preferiamo pantaloni da escursionismo abbastanza aderenti (ma mai stretti) perché un paio troppo largo è più pesante, si potrebbe muovere eccessivamente per colpa del vento o impigliarsi in un cespuglio durante la tua escursione. D’altra parte, se un paio di pantaloni è troppo stretto, probabilmente causerà sfregamenti, limiterà la tua mobilità e si consumerà più velocemente specialmente sulle ginocchia, nella zona dell’inguine e sui glutei.

I modelli con le ginocchia articolate sono in genere migliori perché garantiscono la massima mobilità e, allo stesso modo, i pantaloni con una buona percentuale di tessuto elasticizzato aiutano a stare più comodi tutto il giorno.

Vale la pena notare che i pantaloni da trekking tendono ad allargarsi e allentarsi con l’uso continuo durante la tua escursione e quindi potresti sentirli più larghi fino a quando non verranno lavati e asciugati di nuovo. Inoltre, gli escursionisti tendono a perdere peso e centimetri in vita dato l’intensa attività fisica e quindi ti consigliamo di cercare un modello con cintura integrata che ti permetterà di regolarne la vestibilità.

Clima e Destinazione

Clima-e-Destinazione

Sebbene i pantaloni da escursionismo siano in genere progettati per una vasta gamma di condizioni meteorologiche, alcuni modelli sono pensati appositamente per mantenerti fresco in un clima desertico mentre altri pantaloni sono pensati maggiormente per il trekking invernale. Di seguito abbiamo deciso di riportate alcune considerazioni da fare a seconda del luogo in cui farai trekking.

Clima caldo e secco

Deserti o zone a bassa quota in estate

Fare escursioni nei deserti o durante l’estate ti porterà a fronteggiare condizioni sorprendentemente varie: da un lato, il caldo intenso potrebbe indurti a fare escursioni in pantaloncini e rinunciare del tutto ai pantaloni, dall’altro la protezione dai raggi diretti del sole, del vento e della vegetazione spinosa potrebbe rovinare la tua escursione.

Detto ciò, se hai intenzione di fare solamente una giornata fuori porta, i pantaloncini corti ((in cotone)) andranno più che bene ma, se la tua escursione dovesse essere più lunga, il nostro consiglio è quello di optare per un paio di convertibili, realizzati con un tessuto leggero e traspirante.

Clima freddo o temperato

Zone elevate o escursioni in Primavera / Autunno

Per la primavera, l’autunno o le escursioni ad alta quota, tendiamo quasi esclusivamente a indossare i pantaloni lunghi per garantirci una protezione ottimale contro il freddo e il vento.Visto che però durante le mezze stagioni potrebbero esserci giorni più caldi, ti consigliamo di optare per un modello dotato di prese d’aria (che sono ormai disponibili nella maggior parte dei pantaloni) e preferire un paio in velluto per la tua escursione in zone ad alta quota.

Una considerazione importante da fare è che in primavera e in autunno ci sono spesso piogge e quindi, se sarai sorpreso da un temporale, ti faranno sicuramente comodo dei pantaloni resistenti all’acqua: durante gli acquazzoni è indispensabile infatti avere un pantalone idrorepellente affidabile e resistente, magari rivestito in DWR, oppure in nylon, che assorbe molto meno acqua e ha un’ asciugatura rapida.

Clima umido

Per i giorni piovosi e i luoghi caratterizzati da climi veramente umidi, si consiglia di portare con sé un paio di pantaloni anti-pioggia. soprattutto se c’è freddo perché, oltre che a impedire che tu rimanga bagnato tutto il giorno, ti daranno la giusta copertura per non prendere un brutto raffreddore compromettendo così la tua escursione.

Rivestimenti DWR e protezione dalle intemperie

La maggior parte dei produttori utilizza un rivestimento idrorepellente duraturo (DWR) per gli indumenti impermeabili come giacche da pioggia o pantaloni. Il rivestimento DWR è infatti essenziale per far scivolare l’acqua dalla superficie del tessuto e per mantenere la sua traspirabilità.

I pantaloni da trekking, generalmente, non sono completamente impermeabili ed è per questo che un rivestimento DWR sono ottimi per aumentare la resistenza all’acqua: il tessuto di cui sono composti abitualmente i pantaloni è infatti il nylon che, se non trattato, assorbe e trattiene l’acqua. Anche se è vero che i rivestimenti DWR faranno sì che l’acqua piovana scivoli più facilmente e che quindi non penetri nel tessuto, per una pioggia molto forte potrebbe non essere sufficiente a ripararti e proteggerti. Inoltre, i rivestimenti DWR si consumano col tempo (specialmente se lavi spesso i tuoi pantaloni) e tendono a rovinarsi prima nelle aree attorno alle ginocchia, sulle cosce e sui glutei: per questa ragione ti consigliamo di far riapplicare uno strato di rivestimento ogni due stagioni, in modo da assicurarti che i tuoi pantaloni continuino a proteggerti bene.

Fattore di protezione dai raggi ultravioletti (UPF)

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Mentre tutti gli indumenti offrono naturalmente un po ‘di protezione dai raggi ultravioletti, molti dei produttori di pantaloni da escursionismo pubblicizzano il valore UPF (Ultraviolet Protection Factor), solitamente UPF 50. Soprattutto quando si fanno escursioni in alta quota, in estate o nel deserto, uno dei principali vantaggi di indossare pantaloni da trekking invece dei classici pantaloncini, è la buona protezione dal sole che riescono a dare e la loro capacità di protezione può essere migliorata per venire incontro alle esigenze delle persone con la pelle molto chiara e/o che si

bruciano facilmente.

Qual è la differenza tra UPF e SPF?

SPF (Sun Protection Factor) misura la quantità di tempo che impiega la pelle a scottarsi, motivo per cui si trova comunemente scritto sui filtri solari, mentre il valore UPF (Ultraviolet Protection Factor) è un sistema di valutazione pensato per l’abbigliamento e misura i raggi UV che riescono a passare attraverso il tessuto.

Cosa significano le valutazioni?

Come in una valutazione SPF, maggiore è il numero UPF e maggiore è la protezione offerta dal capo. Ad esempio, una maglietta con un punteggio di 25 UPF consente al 4 % dei raggi UV di passare, mentre un paio di pantaloni con un UPF di 50+ consente meno del 2%. I vestiti con un punteggio inferiore a 15 UPF non rientrano nel sistema di valutazione ufficiale UPF ma, per esempio una t-shirt di cotone bianco che ha una valutazione di circa 5-8 UPF, fa passare circa il 20% dei raggi del sole ed è quindi sempre meglio di non indossare nulla.

Come funziona?

L’abbigliamento ha un grado di protezione UPF basato su fattori diversi: costruzione, coloranti e trattamenti. E’ bene sapere che grazie alla scelta accorta del tessuto utilizzato (preferendo ad esempio il nylon e il poliestere) e alla trama fitta e compatta, si possono respingere molto bene i

raggi del sole e anche che alcuni coloranti influenzano la quantità di raggi che possono passare attraverso l’indumento. Non è il colore a fare la differenza, ma è il colorante stesso ad essere talvolta dotato di una protezione solare UV e, nel caso in cui fosse necessario, è possibile trattare gli indumenti con alcuni agenti chimici per aumentarne il grado di protezione.

Hai realmente bisogno di vestiti con un fattore UPF?

Tutti i vestiti, in una certa misura, proteggono dai raggi del sole ma, alcuni tipi di pelle (ad esempio quella molto chiara) possono usufruire di una protezione extra grazie agli indumenti con UPF.

Se viaggerai in alcune parti del mondo come nelle regioni equatoriali, le aree vicino al mare o le distese innevate potresti aver bisogno di una protezione maggiore: ad esempio, le persone che trascorrono molto tempo in altitudine dove i raggi del sole sono più intensi, possono trovare utile indossare indumenti con una valutazione UPF perché garantiscono una maggiore protezione dalle radiazioni dannose.

Colore

La maggior parte delle persone sceglie il colore dei propri pantaloni o altri capi di abbigliamento in base a ciò che sembra esteticamente più bello ma, in realtà, il colore può fare una grande differenza nelle prestazioni del capo. In generale, pensiamo sia meglio preferire dei capi bianchi, beige o comunque colori chiari per le escursioni al sole o con alte temperature, mentre optare per il nero o altri colori scuri per le escursioni nelle stagioni più fredde o ad altitudini più elevate.

Perché questa suddivisione? Perché il bianco e gli altri colori chiari riflettono la luce, quindi tenderanno ad assorbire molto meno calore e ti manterranno più fresco, mentre i colori scuri assorbono la luce, ti terranno più al caldo e ti aiuteranno anche ad asciugarti più velocemente. Detto ciò pensiamo che il colore possa essere un elemento decisivo quando sceglierai il tuo pantalone ed è per questo che ti consigliamo di adattarlo alle condizioni e al clima delle tue avventure.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile, alla prossima amici!

Carlotta Modica
Carlotta Modica

Carlotta è una ragazza che col tempo ha imparato a prendersi cura di sé e ad amarsi. Testarda, determinata e curiosa per natura, ha cominciato a praticare Cross-fit e si è appassionata velocemente a tutto ciò che riguarda lo sport e il benessere in generale. Così, un po’ per gioco e un po’ per caso, ha cominciato a scrivere alcuni articoli sul blog e a condividere l’esperienza tutta personale di una “ragazza da copertina” (rossa e di lana merinos)

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