Gli 11 migliori itinerari da trekking in Sicilia

Prendi una cartina della Sicilia e osservala: è un triangolo quasi perfetto. Trinacria è il suo antico nome, tre lati bagnati dal mare.

Stai già pensando alle spiagge? Dimenticale: è anche una terra di rilievi, Sua Maestà l’Etna su tutti.

I migliori trekking in Sicilia

Quindi gambe e zaino in spalla e via, alla scoperta dei migliori sentieri per fare trekking in Sicilia:

1. Parco dell’Etna

Parco-dellEtna

Arriva più in alto che puoi e guarda in basso: ti sembrerà di avere il mondo ai tuoi piedi.

Poi guarda in su: soprattutto nelle stellate notti estive, ti sembrerà di toccare letteralmente il cielo con un dito.

Il Parco dell’Etna ha tutti i numeri per farti passare una vacanza indimenticabile.

Vuoi conoscerne alcuni?

  • 000 ettari di superficie da esplorare
  • 4 crateri sommitali
  • 50 sentieri da percorrere

Metti in tasca una piccola quantità di bontà locali come i pistacchi, generi di conforto che ti aiuteranno ad addolcire la fatica.

Scegli il punto d’accesso, tra quelli dei 12 comuni, che ti condurrà alla scoperta di un territorio del quale  perfino la forma è decisa dal fuoco.

Alcuni sentieri ti faranno scoprire la bellezza del mondo sotterraneo delle grotte, altri ti faranno scalare antiche creste, scendere in crateri ormai spenti o addentrarti nel verde inaspettatamente rigoglioso, risparmiato dalla lava.

C’è veramente un universo da scoprire: rivolgiti a una delle tante associazioni di trekking per scegliere, pianificare e trarre il massimo dalla tua escursione nel Parco dell’Etna.

 

2. Monte Zoccolaro Monte-Zoccolaro

Una croce, un altare e una vista spettacolare che si apre sul paesaggio lunare e affascinante della Valle del Bove: questo è ciò che ti aspetta una volta arrivato sulla vetta del Monte Zoccolaro.

Tutta questa bellezza va però conquistata, quindi fai un salto di circa 2 chilometri indietro e torna al punto di partenza, pronto per scalare uno dei monti Siciliani più noti del Parco dell’Etna.

Il percorso è abbastanza breve, ma non farti ingannare: è piuttosto stretto e decisamente ripido, ma proprio per questo raggiungere la vetta sarà doppiamente soddisfacente!

Questo sentiero offre:

  • Un’escursione altimetrica di 330 mt
  • 5 punti di osservazione
  • Panorama della costa ionica da Taormina ad Augusta

Addentrati nella vegetazione ricca di pioppi, castagni e faggi e soffermati ad ammirare i cespugli di rosa canina e di ginestra che sembrano addolcire l’asprezza del paesaggio.

Un paio d’ore e sei a quota 1.700 metri: quanto è bello conoscere la Sicilia in cammino?

 

3. Val Calanna

Val-Calanna-Sicilia
@danieleorfila

Hai notato come siano fittamente popolate le pendici dell’Etna nonostante la vicinanza con i crateri?

Gli abitanti di Zafferana Etnea circa 30 anni fa rischiarono di veder cancellato il loro paese dalla forza devastante della lava.

Proprio la Val Calanna, grazie alla sua forma di conca, riuscì a contenere le lave comportandosi da vero e proprio serbatoio, rallentandone l’avanzata.

E’ da qui che puoi partire per scoprirla grazie al sentiero di Pian dell’Acqua che l’attraversa.

Mentre lo percorri, guardati intorno: vedi il tipico paesaggio lavico?

Non molto tempo fa, era ricco di vegetazione, frutteti, sorgenti, campi, cascine, una delle zone più amene dell’Etna.

Però, se ami i vulcani, sai che sono trasformisti per natura, per cui continua lungo il sentiero e arriva fin sulla vetta del rilievo omonimo, il Monte Calanna: un’oasi di vegetazione che spicca tra le lave.

Infine, ecco qualche dato di quest’area così importante:

  • Altitudine 990 – 1.350 m s.l.m.
  • Sentiero dell’Acqua lunghezza 5 km.
  • Tempo di percorrenza: 3 – 5 ore

 

4. Valle del Platani

Valle-del-Platani

Se la Sicilia è nota per lo più per il mare, l’archeologia e le bellezze barocche, c’è una parte ancora poco conosciuta dal turismo di massa adatta agli amanti delle passeggiate in luoghi incontaminati.

Prendi una mappa dell’isola e individua la provincia di Agrigento.

Dimentica per un attimo la Valle dei Templi e concentrati invece su quella sottile linea blu che scorre serpeggiando fino al mare: è il fiume Platani, protagonista dell’omonima Valle del Platani.

Un protagonista non così famoso, è vero, ma questo potrebbe essere questo un punto di forza, non trovi?

Pensa a itinerari per trekking lungo gli antichi sentieri della transumanza che costeggiano il fiume, ai profumi della vegetazione mediterranea, alla sorpresa nello scorgere fauna selvatica difficilmente avvistabile altrove.

E, camminando, tra un eucalipto e un falco pellegrino, ti ritroverai presto alla foce del fiume, sulle dune della riserva naturale.

Ecco qualche info in più per aiutarti a programmare la tua escursione nella valle:

  • Aree attrezzate (Monte Cavallo, Monte Sara, Riserva Naturale del Platani)
  • Dislivello massimo: 360 mt
  • Punti di interesse: grotte naturali, falesia Capo Bianco

 

5. Lo Zappinazzu

Lo-Zappinazzu
@_lallabelz_

Sai cos’è che nasce austriaco, cresce borbonico e sta invecchiando da italiano?

No, nessun rompicapo: è lo Zappinazzu, un pino larice che si erge su questa terra sin dal 1700, attraversando ad ampie falcate la storia fino ai giorni nostri.

Hai letto bene: da ben 3 secoli veglia sulla pineta Ragabo di Linguaglossa e lo puoi identificare facilmente grazie ai suoi 30 metri di altezza.

Curioso di vedere questo highlander del mondo vegetale? Aggiungilo alla lista delle tue escursioni in Sicilia!

Basta partire da Linguaglossa e seguire la strada dal nome piuttosto suggestivo, Mareneve, fino agli impianti sciistici di Piano Provenzana.

Il sentiero (una mulattiera) parte da qui: sei pronto a conoscere questo straordinario vegliardo?

Riconoscerlo, tra i suoi simili più giovani, è piuttosto facile: difficile sarà cercare di catturarne una foto ricordo dentro l’obiettivo della tua fotocamera!

Di seguito qualche punto per aiutarti a raggiungerlo:

  • Lunghezza mulattiera 150 mt
  • Tempo di percorrenza 10 minuti
  • Altitudine Piano Provenzana: 1.810 mt

 

6. Rocche del Crasto

Rocche-del-Crasto
@colorivita

Chiudi gli occhi e pensa a dei monti che svettano maestosi, i cui fianchi verdi sono percorsi da torrenti con acque gelide e cristalline e grandi rapaci come l’aquila reale che solcano il cielo.

Pensi alle Alpi, vero? Invece siamo sui Nebrodi, i monti della Sicilia settentrionale e precisamente sulle Rocche del Crasto.

Che ne diresti di un’escursione per raggiungere la vetta e godere di un panorama unico, da Cefalù all’Etna, passando per le isole Eolie?

Dal punto di partenza di Portella Gazzana, il famoso ritrovo degli escursionisti, il tetto dei Nebrodi dista meno di due ore di camminata, al netto di eventuali e giustificate soste per avvistamento fauna selvatica.

Il sentiero si snoda tra boschi e prati in un paesaggio suggestivo ed è alla portata di tutti.

Non ci credi? Guarda i numeri, la matematica non è un’opinione:

  • Lunghezza 3,6 km
  • Dislivello 270 mt
  • Vetta: 1.315 mt

 

7. Schiena dell’Asino

Schiena-dellAsino

Clicca su mappa della Sicilia orientale. In meno di un secondo individuerai l’Etna.

Ora ingrandiscila: vedi quella grande depressione? E’ la Valle del Bove, cinta da una cresta a forma di ferro di cavallo, nota come Schiena dell’Asino.

Bove, cavallo, asino: detto così fa quasi sorridere ma in realtà c’è solo da stupirsi perché ti trovi in uno dei punti più suggestivi dell’Etna, dove solitamente confluiscono i materiali delle eruzioni.

Il percorso è unico per bellezza e facilità, sicuramente adatto a tutti per escursioni e trekking.

L’accesso al sentiero è poco distante dal Rifugio Sapienza, nei pressi dei Crateri Silvestri.

Una pineta, scampata al capriccioso percorso dei vari fronti lavici, ti accompagna per il primo tratto del sentiero su superficie pietrosa. La vegetazione diventa man mano più rada fino a ridursi a sporadici cespugli.

Il mare Ionio sullo sfondo, Catania a destra e a sinistra i ripidi accessi verso la Montagnola e in basso uno spettacolo della natura, costantemente modificato dal capriccio del vulcano.

È sicuramente tra i sentieri più suggestivi e, soprattutto, facili. Prova a dare uno sguardo:

  • Lunghezza 2 km
  • Dislivello 200 mt
  • Altezza massima 2.050 mt

 

8. Cava d’Ispica

Cava-dIspica

Immagina una gola che si snoda tra le rocce di un altopiano, scavata, strato dopo strato, dalla paziente azione erosiva azione erosiva delle acque.

Pareti rocciose per lo più nude, immerse nella macchia mediterranea: è la Cava d’Ispica, canyon naturale e prezioso scrigno che conserva da millenni un incredibile patrimonio archeologico e artistico.

Che ne dici di fare un viaggio nel tempo?

Qui non serve la velocità della luce, anzi, tutt’altro: la lentezza è la chiave per godere appieno di questo incredibile paesaggio.

È un itinerario per trekking che ti porta dalla Preistoria all’era moderna attraverso necropoli neolitiche, catacombe cristiane,  abitazioni rupestri, chiese, castelli, fino ai resti di abitazioni spazzate via da un terribile terremoto nel 1693.

Una natura rigogliosa e variegata protegge e conserva questo immenso patrimonio.

Osservala attentamente: tra i carrubi, gli olivi selvatici o le palme nane, potresti imbatterti in una volpe o in un raro istrice, ormai unici signori di questo mondo incantato.

Se il viaggio nel tempo è piuttosto lungo, in realtà non lo è nello spazio:

  • Lunghezza della valle 13 km
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Dislivello: 200 mt

 

9.  Scalata al Cratere

Scalata-al-Cratere
@letizia_salimbeni

Le Eolie sono dette figlie del vento: qui si rifugiò Eolo, che riusciva a prevedere i cambiamenti del tempo osservando forma e direzione del fumo di un vulcano.

Ma un’altra divinità dimorava in una delle isole: il fabbro divino, Efesto, che dal cuore della terra forgiava le armi degli Dei.

Se il mito è affascinante, la realtà non è da meno: siamo sull’Isola di Vulcano, una delle perle della Sicilia, e più in particolare siamo sulla Scalata del Cratere.

Oggi il dio Vulcano si manifesta in forme più tranquille, addirittura piacevoli come le fumarole o le sorgenti termali. Perché non rendergli omaggio salendo fino al bordo del Gran Cratere?

Poche escursioni possono condurti, in poco tempo e lungo un sentiero facilmente percorribile, a godere di un  panorama come quello che ti aspetta in vetta: l’arcipelago è ai tuoi piedi, la costa siciliana davanti a te e, in lontananza, l’Etna.

E il cratere? Un’immensa depressione la cui superficie, ormai calma, è appena increspata dall’attività delle fumarole.

Infine, ecco qualche piccolo appunto utile per la tua escursione:

  • Lunghezza percorso circa 8 km
  • Durata 2,45 h
  • Dislivello 0 -386 mt

 

10. Il Sentiero di Monte Monaco

Il-Sentiero-di-Monte-Monaco
@ilariamine

Guardalo attentamente, il promontorio: sembra un monaco raccolto in preghiera e forse sta proprio invocando protezione per i pescatori della tonnara di San Vito lo Capo.

San Vito lo Capo: mare trasparente, spiagge bianche… ma non stavamo parlando di trekking?

Prepara quindi scarpe e zaino e poi via, verso la vetta lungo il Sentiero di Monte Monaco: mare e spiagge potrai ammirarli da lassù!

Lasciati portare lungo l’antico sentiero che pastori e contadini percorrevano per recarsi nei campi o al pascolo.

Qui la vegetazione è rada, profuma di erbe selvatiche mediterranee e sfoggia fioriture varie tutto l’anno.

Prima di arrivare in vetta, soffermati presso le cave del Rosso di San Vito: è da qui che partiva la famosa pietra destinata alle opere del Barocco siciliano.

Una grande croce, infine, segna l’arrivo in vetta. Guardati intorno: il panorama a 360° ti regala l’emozione di una vista unica.

Ora però torna con i piedi per terra e prendi nota:

  • Monte Monaco: altezza 530 mt
  • Durata tragitto 1,30 h
  • Lunghezza tragitto circa 3 km

 

11. Parco dei Nebrodi

Parco-dei-Nebrodi

Isola nell’isola, così gli arabi definivano i Nebrodi, per la loro ricchezza di boschi, pascoli, corsi d’acqua e laghi.

Il Parco dei Nebrodi è la più grande area protetta siciliana, caratterizzata dalla dolcezza dei rilievi sui quali svettano monti dai fianchi arrotondati con ampie vallate.

Forse è questa la Sicilia più bella da camminare e, vista l’estensione del parco, non avrai che l’imbarazzo della scelta nel programmare le tue escursioni.

Ad esempio, ami il trekking acquatico? Puoi immergerti letteralmente nel percorso del fiume di Longi o perderti (ma solo letteralmente) nella maestosità della Cascata del Catafurco.

Invece preferisci il trekking urbano per conoscere i piccoli borghi disseminati tra i monti? Visita Alcara li Fusi e, da lì, percorri le vecchie trazzere che percorrono il paesaggio dolomitico.

E non dimenticare di guardare in alto: potresti perderti nel volo di  grifoni o aquile reali.

È questo un grande parco dai grandi numeri:

  • 000 ettari di estensione
  • 18 sentieri
  • 10 vette oltre i 1.300 mt

Hai già visitato la Sicilia sperimentando qualcuno di questi itinerari? Raccontaci la tua esperienza e le tue impressioni.

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